Lo spanking visto dallo Spanker 19 Aprile 2018
L’amico Paolo Hack Schoneweiss dopo la lettura del post :
La seduzione nello spanking del 17 Aprile 2018
mi ha esortato a scrivere qualcosa per gli aspiranti Spankers :
facendo riferimento a quanto ho già scritto sul mio sito a riguardo.
http://www.micheleslot.it/spanking
http://www.micheleslot.it/lasculacciataerotica
http://www.micheleslot.it/storiaculturaleglutei
Come dico nella mia introduzione del sito, un vero Spanker sculaccia per il piacere morboso che dà la sculacciata e non in aspettativa di un rapporto sessuale. Naturalmente la cosa è diversa se la persona sculacciata è il partner abituale di vita o di gioco, col quale si stabilisce una intimità molto profonda e l'aspettativa di un rapporto sessuale può essere gradita ed alta per entrambi.
Il sesso rimane la finalità principale del BDSM, inteso come sessualità pervasiva, in ogni gesto o pratica c'è un riferimento, senza per questo arrivare al sesso esplicito e soprattutto non in modo tradizionale. L'orgasmo psichico, soddisfacimento della pulsione primaria di chi sculaccia e di chi è sculacciato, resta il punto fermo dello spanking erotico, che auspicabilmente si può anche esprimere con un orgasmo fisico spontaneo dell* spankee se il feeling tra le parti ed il mood dell'azione sono vissuti con profonda partecipazione.
Lo spanking si esercita indifferentemente tra persone di sesso opposto o dello stesso sesso, è certamente una pratica che può coinvolgere gli ormoni sessuali, ma va oltre, ed aggiungo: non confondete lo Spanker con un erotomane che desidera solo approfittare delle sensazioni che un bel culo nudo possono esercitare sui suoi ormoni. Lo Spanker esprime la bellezza seminale del sadomasochismo erotico, chi esercita la sculacciata erotica o punitiva con il proprio partner sessuale, non è uno Spanker, Spanker è chi sa donare una emozione (fondamentale nel BDSM) che sollecita tutte le pulsioni primarie (vergogna, umiliazione, dolore, sottomissione) a cui il/la spankee è sensibile, in un sapiente e sensuale gioco di azioni ed attese, rumori e silenzi, anche con una persona con cui non ha familiarità, spesso sconosciuta, conducendola ad un climax mentale o/e fisico che può arrivare al subspace.
Per questo chi vuole diventare Spanker deve innanzi tutto avere piena coscienza delle proprie pulsioni profonde ed esercitare un controllo molto forte, che non lo faccia cadere in tentazione di approfittare della situazione. Personalmente non credo al cosiddetto Domspace, il raggiungimento di una specie di trance da parte del Dominante, perché è in contrasto con il controllo che deve sempre esercitare.
Lo Spanker è un Dominante e la sua prima qualità deve essere l’ispirare fiducia, la sua seconda la conoscenza delle pratiche che vuole attuare. Senza queste caratteristiche e la capacità di mantenere il controllo, non si può essere Dominanti ed a maggior ragione essere Spanker.