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Sensazioni che ci assalgono – 26 Dicembre 2020

 

Sarà capitato certamente anche a voi di svegliarvi con una musica o una frase in testa. Stamattina mi roteava nel cervello il verso di Dante “La bufera infernal che mai non resta mena gli spirti con la sua rapina voltando e percotendo li molesta” che introduce l’incontro con Paolo e Francesca nel girone dei lussuriosi, uno dei passi più romantici che ha sempre emozionato gli studenti di ogni epoca ed anche il poeta, che, per la commozione che provò, racconta di essere caduto svenuto (“e caddi come corpo morto cade”).

 

E’ Santo Stefano, il giorno della mia nascita, anche se, essendo prossima la mezzanotte, fui registrato all’anagrafe il 27, e forse per questo la solitudine mi pesa particolarmente, sento questa pandemia come la bufera dantesca che non ci dà pace, e non a caso mi ricordo dei “lussuriosi” e romantici amanti danteschi, perché mi manca la lussuria di una compagnia desiderata, così come siamo costretti a casa…

E con questo mood mi assalgono pensieri che ho già esposto varie volte in tutte le loro sfumature, mentre dò una scorsa ai messaggi di ricerca di Gabbia, che consulto per curiosità, per mantenermi aggiornato sulle esigenze più diffuse o più strane del mondo kinky, e influenzato dalle rare lettere che mi arrivano su Fetlife, di richiesta di aiuto per orientarsi in questo mondo, specialmente nello spanking e nelle sensazioni prodotte dalla frusta, che suscitano sempre desideri e paure contrastanti in chi si avvicina per la prima volta. Così penso come ci siano tanti sadici che ricercano solo un fondo schiena femminile da martirizzare, ma anche chi ne sia teneramente attratto, come me, e come siano tante le pulzelle (ma anche tanti maschi) che ne vagheggiano senza avere il coraggio di accostarvisi, in questo dissuase dalla difficoltà di stabilire una profonda fiducia in una persona a cui affidarsi, non disgiunta dall’idea che il sesso possa essere un necessario pegno da pagare per accostarvisi.

Nell’ambiente perbenistico della società catto-ipocrita italiana, specialmente una donna, ancor di più se sposata, non può concedersi i rischi che denudarsi il deretano e distendersi sulle ginocchia di un uomo (ma anche peggio, di una donna) possa nascondere per la propria rispettabilità…ed è un peccato, perché, se si scegliesse con cura la persona a cui rivolgersi, sarebbe un’attività molto liberatoria e soddisfacente, che se fatta secondo i criteri di serietà che la figura dello Spanker necessita, non presenterebbe né connotati sessuali né rischi sanitari, che qualunque altra relazione meno innocente non garantisce…

 

Come ho già accennato, la confusione e l’incredulità che questa sia una attività legata al sesso e non semplicemente alla sensualità generica e mentale, per cui sia possibile per la spankee raggiungere una soddisfazione orgasmica completa (ma spontanea), e che viceversa lo Spanker non ricerchi che una soddisfazione esclusivamente mentale (che non tutti sanno essere più forte di quella fisica), è difficile da sfatare e comprendere, soprattutto per la presenza nell’ambiente di personaggi senza alcuno scrupolo, convinti di pescare in un ambiente di sesso facile, che però sarebbero facilmente smascherabili ed evitabili con una approfondita conoscenza.

 

Ed infatti, evidentemente a seguito di quello che scrivo, per quanto non frequenti, mi arrivano richieste di aiuto e/o consiglio da parte di donne di ogni età, dalla giovane inesperta che vorrebbe entrare in questo mondo (più rare perché i giovani d’oggi sono convinti di poter fare tutto con l’aiuto di Google…), alla signora adulta e solitamente non libera, che comincia a sentire il contrasto tra la vita di famiglia con una sessualità trascurata o assopita, e le pulsioni, magari non chiare, ma che da tempo la assalgono improvvisamente e a cui non sa dare sollievo. Chiaramente chi è già accoppiato pensa subito che anche questa possibilità sia solo una faccia del tradimento, trascurando del tutto le implicazioni reali e pratiche che ne fanno, almeno per chi la pratica seriamente, qualcosa di assolutamente diverso, e, passatemi il termine, “sessualmente innocente”. Certo non per la morale (ipocrita) cattolica che fa del sesso solo la necessità di riprodursi, e non considera nemmeno la naturale soddisfazione che una sana sessualità assicura, come ogni altra esigenza fisica e mentale, un ambiente vivibile, il cibo sano, il lavoro dignitoso, la maternità desiderata, la possibilità di esprimere le proprie capacità…

 

Io sono sempre stato un diverso (mia moglie è arrivata scherzosamente a sospettare che fossi un marziano), assolutamente rispettoso delle pur ridicole consuetudini della società occidentale, ma mentalmente aperto ad ogni possibilità che non abbia divieti etici. Quando ero bambino ero attratto dalla bellezza di mia madre e mi chiedevo come mai tutti gli animali insegnassero la sessualità ai loro piccoli, e gli umani no. Eppure questi pensieri mi hanno guidato solo all’apertura mentale, non sono un seguace dell’incesto, stupro o pedofilia, anzi ho candidamente seguito sin da piccolo quelle regole che oggi si definiscono “cultura del consenso” e contemporaneamente alla scoperta di essere profondamente attratto dai sederi femminili, dalla sculacciata e dalle fruste (e sempre in modo sensuale, mai sadico), non ho mai contemplato la lontana possibilità di fare una avance meno che desiderata ad una donna. Per questo mi sono sempre chiesto perché fosse così importante una certa apparenza formale, quando poi certe persone facevano cose che io mai avrei tollerato, e mentre mi intrattenevo a sculacciare gioiosamente qualche coetanea, non mi azzardavo lontanamente a pensare che questo fosse il via libera ad un rapporto sessuale, a meno che non fosse da lei esplicitamente richiesto.

 

Così oggi, che sono libero di amministrare il mio tempo, sono ben lieto di raccontare questa mia passione seria e naif a chiunque se ne senta interessato e si faccia seghe mentali sulla sua liceità, su quello che potrebbero pensare gli altri, come se fosse più difficile tenerlo segreto (pur essendo a mio parere innocente) rispetto ad un qualunque banale tradimento…

Certo per far questo è necessario conoscersi bene e volersi bene, sapere che non si perderà mai il controllo (cosa più facile per un dominante) e che le proprie azioni sono sempre dettate dal buon senso e dal rispetto, oltre che dal desiderio.

 

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