Sexdrive – 20 Agosto 2021
I Rolling Stones in “sexdrive” cantano “devo farti impazzire”, ed indubbiamente il desidero sessuale è qualcosa che non si addice a scene troppo controllate e calme…
Certamente i pochi che leggeranno penseranno che il mio discorso è ripetitivo, l’ho già esposto sotto diversi aspetti e punti di vista, ma il motivo è che non riesco a comprendere come non ci sia una ricerca più visibile ed evidente per trovare un partner, che secondo me è davvero la più importante e difficoltosa prova che la vita ci pone.
L’uomo nasce normalmente in una famiglia, e da questa apprende il comportamento e le abitudini di base, quindi è più o meno fortunato nelle relazioni umane in base a questo imprinting originario. In Italia lo sviluppo delle libertà individuali è sempre stato condizionato dalla educazione religiosa cattolica, con i suoi pregi e difetti, pesanti anche su chi ha abiurato di fatto smettendo di seguire ogni religione.
Ricordo che da bambino avevo una venerazione per la bellezza di mia madre, motivata, visto che spesso ci scambiavano per fratelli, quando io a 14 anni sembravo un adulto e lei a 34 sembrava una giovanetta. Nella mia naïveté mi chiedevo come mai gli animali insegnassero ai propri piccoli come comportarsi nei rapporti, al punto che in molte specie, appena cresciuti i figli spesso avevano relazioni con i genitori, mentre tra gli umani si evitava ogni situazione che ci potesse illuminare su una cosa che sentivo così importante, anche se ancora indefinita.
Già da molti anni i matrimoni ed anche le convivenze sono diventate più brevi e difficoltose, l’impulso ad una vita da single è più forte, per i motivi più vari, la tendenza ad una vita di coppia è sempre più contrastata e difficile, ed a mio parere è vista più come una limitazione della libertà che non come un felice raggiungimento di un benessere. Certamente il desidero sessuale non è l’unica magia che crea la coppia solida, ma a mio parere è il nocciolo duro senza il quale nessuna relazione è duratura. La pandemia ci ha confermato come sia difficile convivere in lockdown sotto lo stesso tetto se non ci sono solide basi di affiatamento, anche sessuale, e molte coppie più del solito sono scoppiate.
Non credo di essere un boomer tradizionalista se, pur vivendo bene solo, sento forte il desiderio di fare coppia, il mio sexdrive non penso sia anormale se mi piacerebbe fare sesso tutti i giorni, in una delle sue infinite sfaccettature, sicuro che anche solo una mezzora di gioco contribuirebbe a mantenere giovane e sensibile sia me che la mia partner, favorendo un atteggiamento più disteso e disponibile verso gli altri, il lavoro, il mondo intero. Mi stupisce che non sia evidente questo atteggiamento nella maggior parte delle persone che vedo, che si preferisca non provare nemmeno a mostrarsi aperti e possibilisti al dialogo sull’amicizia, sugli affetti, come se non si volesse mai rischiare di avvicinare altre persone.
Come ho già scritto infinite volte io concepisco l’amicizia come il primo passo verso l’affetto e l’amore, la possibile individuazione di una magia che faccia sentire due persone talmente bene insieme, da pensare ad una convivenza. E questa magia passa prima per la stima intellettuale, e solo allora per momenti condivisi di divertimento, e se questo feeling prosegue, di passione e gioco.
Il mio bisogno è anche fisico, passa per il contatto di ogni centimetro della mia pelle e di quella della mia partner, l’esplorazione di ogni punto del corpo con passione e delicatezza, l’uso di alcuni strumenti che, sapientemente utilizzati, dispensino il piacere che solo il BDSM è capace di assicurare.
Io sono ben conscio del fatto che, pur con un fisico poco interessante, il mio comportamento erotico e sensuale mi conferisce appeal sulla mia partner, come lei su di me con il suo, sono perciò convinto che se le menti sono oneste e sane, se la comunicazione è continua e completa, non esiste gelosia o invidia, ed almeno fino a che non si produca un cambiamento importante in uno di noi, nemmeno nessun capriccio che sia dichiarato apertamente potrà incrinare la relazione.