L’importanza dell’età nel BDSM – 19 maggio 2020

 

Coltivare le proprie fantasie, come tutti dovrebbero sapere, è la principale motivazione del BDSM in quanto espressione della propria sessualità: una prima categorizzazione si individua nella scelta tra dominazione, sottomissione, istinto etero, gay o bisessuale, tutte pulsioni profonde che non sono gestite dal corpo, ma dalla mente.

Ne risulta che la mente è il vero organo sessuale, e la nostra sessualità è dipendente dalla nostra fantasia perversa e non dalla nostra prestanza o condizione fisica, perciò indifferente all’età in termini anagrafici, piuttosto dipendente dalla crescita della psiche e quindi dalla esperienza accumulata. Anzi, per essere ancora più precisi, essendo il BDSM un modo di estraniarsi dalle regole della realtà, fingersi di una età qualsiasi diventa solo una condizione mentale per svolgere al meglio un preciso gioco, come ad esempio il rapporto Daddy-Little girl o Mommy-Little boy, o qualsiasi altro tipo di gioco di ruolo. Naturalmente prendo in considerazione le mie impressioni solo sulla coppia etero, che è l’unica di cui ho lunga esperienza. Non è infrequente vedere coppie in cui c’è una notevole differenza di età, e questo secondo me accade principalmente perché nel mondo BDSM è per fortuna ancora importante il peso che si dà all’esperienza, indipendentemente dai sessi. Parlo di coppie consolidate, non di play partners di una festa, perché ovviamente in questo ultimo caso conta di più l’aspetto fisico (per le Mistress) o la fama del dominante (per i Master).

 

L’età anagrafica ha invece una sua importanza nel rapporto di coppia della vita reale, se, esaminando solo razionalmente la relazione, ci possono essere incongruità ad esempio tra un maschio anziano ed una femmina giovane quando questa desideri avere un figlio, che il maschio anziano potrebbe non desiderare, se non altro per non correre il rischio di non poterlo vedere crescere adulto. Un’altra incongruenza potrebbe essere il diverso interesse culturale, dove ad una femmina giovane potrebbe piacere ad esempio mettersi in mostra in discoteca per provare soddisfazione da quella visibile approvazione da parte di altri maschi, cosa non interessante e difficilmente tollerabile da un maschio più maturo. E’ probabile che una simile relazione abbia una durata limitata sino al momento in cui alcune esigenze primarie di vita, come appunto quella di avere un figlio, diventino essenziali, ma questo non implica che non sia una scelta che possa dare egualmente grandi soddisfazioni ed una esperienza di vita fondamentale per entrambi.

 

Se infatti in una coppia quello che conta maggiormente è la complicità mentale e fisica, che si esprime in una compiuta compatibilità, preferibilmente insieme ad un modo di vivere modesto, che privilegi lo stare bene insieme rispetto a progetti costosi, come viaggi, vacanze, oggetti di lusso come casa, automobile e vestiti firmati, e ci si possa accontentare di una vita frugale ma piena di tenera passione, pur senza farsi mancare nulla di essenziale, l’età anagrafica non avrà più nessun peso, se non quello, comunque valido indipendentemente dall’età, di un reciproco apprezzamento fisico, con il bonus di favorire il partner più giovane ad una sorta di moderazione costruttiva, che risulterà preziosa per il resto della vita. Sarà comunque più facile trovare comuni interessi se il livello o la curiosità culturale sarà più alta, stimolando l’amore per la lettura, il cinema, il teatro, la fotografia e qualunque hobby.

E ricordiamoci, citando Race Bannon: «tutto sta a coltivare la complicità e sedurre costantemente il consenso della persona con cui giocate» per vivere insieme le più belle fantasie.

 

Nella mia vita posso dire di aver fatto solo due grandi errori, ed entrambi in età giovanile: il primo è stato quello di non pensare che la mia schiava potesse diventare anche la mia compagna stabile di vita, per mancanza di egoismo, perché il mio affetto si è sempre espresso nel concepire prevalente la felicità del partner e non mi sono mai posto la priorità di offrire una prospettiva comune di lunga durata. Il secondo è stato di pensare che potevo abbandonare il BDSM quando mi sono innamorato della donna più bella e sensibile che avessi mai conosciuto; ma era una vanilla e non ho compreso in tempo che non avrebbe mai approvato il BDSM, ma nemmeno sarebbe mai stata una appassionata amante adatta al mio temperamento sensuale. Errori che ho pagato caro se oggi, dopo diverse relazioni interrotte (mai da me), sono ancora alla ricerca della donna della mia vita…