1) Uno strumento verberatorio al giorno (IMHO) 5/9/2015
Il flogger: è la frusta più comune e più usata, tutti l’hanno avuta in mano anche se non la sanno usare, è quella più inoffensiva ma può essere usata anche in maniera rude.
Si dice che con il flogger si accarezza, perché la sua azione ha un andamento trascinato, che può sembrare una carezza dolce quando non è usato rudemente, ma punge sempre di più se usato con forza. Difficile fare danni, a parte le solite raccomandazioni per ogni frusta di tenerla lontano dagli occhi, ma sulla parte che si vuole colpire ha solo un effetto arrossante, preparatorio, che aumenta la circolazione sanguigna rendendo la parte più sensibile e pronta ai successivi strumenti. Ci sono flogger costruiti con lacinie pesanti e spesse, larghe anche più di un centimetro, ma io li considero oggetti speciali, il flogger di uso comune deve essere leggero e con una ventina/quarantina di lacinie molto sottili, di 2/3 millimetri ed un peso tra i 250 e i 350 grammi. Questo strumento con le lacinie sottili è il rappresentante migliore di quella sensazione che gli americani chiamano “sting”, puntura, perché dopo ogni colpo è questa la sensazione più simile a quello che si prova, mentre la pelle si riscalda ed insistendo si produce un bruciore diffuso e morbosamente piacevole.
(Il testo tratta argomenti presi dalla mia personale esperienza e il mio personale giudizio e non vuole essere una esaustiva spiegazione, ma solo il punto di vista di una persona che ha maturato una certa esperienza, non va preso come legge universale e non m’illudo che i più esperti siano tutti d’accordo con quello che scrivo. Giusto per evitare sterili polemiche. IMHO)
Aggiungo una foto con i segni che si ottengono dall'uso del flogger leggero: noterete che l'area è ampia e l'arrossamento indica una buona circolazione del sangue in tutta la parte, ottima preparazione ad un'azione verberatoria più decisa con altri strumenti.