Omicida non dichiarato  -  19 Settembre 2019

 

Vari amici e conoscenti che sono attivi nell’organizzazione di eventi hanno concordato e reso noto che una persona resasi colpevole di omicidio, di femminicidio per essere più precisi (vero nome Luca Carafa), e che ha già pagato il suo debito con la giustizia, è stata interessata all’ambiente BDSM da Davide La Greca, senza peraltro rendere noto questo suo trascorso.

Personalmente sono assolutamente favorevole alla riabilitazione di chiunque abbia pagato il proprio debito, ma giudico particolarmente grave nascondere questi trascorsi, perché la decisione di avvicinare una simile persona deve essere assolutamente personale.

 

Mio commento a margine del comunicato organizzatori  -  21 Settembre 2019

Ho pubblicato sul mio sito il comunicato ed anche le note di Stefano Laforgia sul fatto che importanti associazioni non vi hanno partecipato, ed infine le osservazioni che una utente di Fetlife ha scritto, che mi trovano perfettamente allineato e che trovate al termine di tutte queste osservazioni.

Non sono un sostenitore della riabilitazione a tutti i costi, ma non mi sento di condannare Davide La Greca come fa qualcuno, al ritiro da qualsiasi attività, perché reo di aver offerto un tentativo di riabilitazione, sbagliando, in un ambiente assolutamente inadatto ad una persona che si è macchiata di femminicidio. Indipendentemente dalle sue motivazioni, penso che Mastro BD sia in grado di capire l’errore fatto ed il cattivo esempio che ha fornito, e saprà farsi perdonare.

Non giustifico invece tutta questa esposizione mediatica di troppi persone, che non sono organizzatori e non hanno la necessità di rassicurare il pubblico pagante che simili individui non hanno spazio ai loro eventi. Anche perché non è possibile,,,

Non siamo seriamente in grado di dire se una persona abbia dei precedenti pericolosi, se la comunità non la individua e l’allontana, e finora non mi sembra sia mai avvenuta una cosa del genere: non siamo in grado di controllare la fedina penale di nessuno, e comunque non basterebbe, perché in assenza di giudicato ed anche in questo caso, non è detto che la fedina non sia immacolata. Ma a mio parere c’è anche di peggio: la legge sulla privacy consente ad un malato di AIDS che sia sotto terapia, di non rivelare la sua condizione ad un eventuale partner sessuale…

Allora non facciamo ipocrite alzate di scudi, la presenza ad un evento pubblico di un abusante, e persino di un assassino, è sotto il controllo dei partecipanti, non può essere così pericoloso, è nel privato che bisogna operare la massima selezione. Le scelte sono perciò solo due: uscire dall’ambiente BDSM e metterci una pietra sopra, che mi sembra veramente eccessivo, oppure, come chi ha lunga esperienza ha sempre consigliato, conoscere approfonditamente ogni persona con la quale si pensi un giorno di intraprendere un qualsiasi gioco BDSM.

Il Sane, Safe, Consensual (ed a maggior ragione il RACK o il PRICK), passa sempre attraverso una profonda amicizia, non necessariamente attraverso l’amore o l’affetto, ma sicuramente attraverso un feeling basato su visioni e sensibilità condivise, non basta una superficiale attrazione o peggio un eccitante senso del rischio. Ed un play partner si giustifica solo in pubblico quando la sua fama o le sue performance del momento garantiscano ragionevolmente un gioco, ripeto, in pubblico, senza grandi rischi.

Tutte queste precauzioni possono sembrare strane, eccessive o altro, ma immaginatevi quanto si doveva stare attenti e quanto si era a rischio quando ci si affidava al Fermo Posta per conoscere perfetti sconosciuti e quanti stratagemmi era necessario inventare per non correre il rischio di incontrare un possibile spostato mentale, quando far parte di questo ambiente era considerato malattia mentale… Con le giuste attenzioni siamo ancora qui a ricordare ai più inesperti che solo la cultura e l’informazione, unita al rispetto, ma anche alla massima cautela, quindi grande pazienza, possono permettere un sano accesso al BDSM.

 

Mi sembra giusto pubblicare questo aggiornamento di Stefano Laforgia dopo i commenti che molti hanno espresso:

 

Comunque io suggerisco anche di notare la quantità di associazioni, organizzazioni, gruppi che hanno firmato il comunicato. Mai prima d'ora c'era stato un fronte così unito da nord a sud.

E soprattutto di prendere nota di chi ha scelto di non firmare (ci sono alcuni grandi assenti, secondo me non giustificati, tra gli eventi più grandi e "storici" d'Italia) e chi addirittura ha scelto -pur sapendo tutto quanto l'accaduto- di continuare come se niente fosse ad ospitare eventi, corsi e quant'altro con questi soggetti.

A me dispiace molto non vedere alcuni nomi in quell'elenco di firmatari. Ho chiesto spiegazioni e non mi sono piaciute per niente.

C'è chi non vuole esporsi per paura di ripercussioni legali, chi non vuole rischiare cattiva pubblicità, chi ha scelto di farsi bastare il prendere le distanze dall'omicida perchè sia tutto a posto.

Io mi sono anche un po' rotto di questi personaggi che fanno "revirginzation" e che seguono puntualmente lo stesso modus operandi (che ricorda molto da vicino quello delle relazioni abusive e narcisistiche):

Incidente: di solito un episodio che, per la sua gravità, non può essere messo a tacere con i soliti metodi

Giustificazione: prevede il riconoscimento dell'incidente, ma non la presa di responsabilità e la necessaria valutazione delle proprie azioni. Spesso viene accompagnato con una "versione alternativa" dei fatti e con una posizione vittimistica

Periodo di calma: è il periodo in cui si cercano nuovi "territori" ancora vergini e nuovi contatti su cui far presa perchè non coscienti dell'incidente di cui sopra

Nuovo incidente: il ciclo ricomincia

 

https://fetlife.com/groups/7365/group_posts/15199601

Considerazioni di lilacs- su Fetlife:

 

Da persona che crede fermamente nella possibilità di riabilitazione per tutti, e dunque nella necessità di tenerla a mente come ideale e di fare tutto il possibile per facilitarla, mi andrebbe di offrire un po' di cosine così a caso.

solo perché chiunque può riabilitarsi, non vuol dire che tutti decidano di farlo. scontare una pena non è garanzia automatica di riabilitazione (altrimenti il recidivismo non esisterebbe), né vuol dire che siamo tutti obbligati a trattare le persone in questione come se non avessero mai fatto nulla di male.

  1. riabilitarsi vuol dire allontanarsi da qualsiasi situazione possa presentare un rischio di recidivismo. se Tizio ogni volta che si ubriaca mette le mani addosso a qualcuno, e decide che non vuole mettere più le mani addosso a nessuno, smette di bere (tra le altre cose). un uomo che ha avuto evidenti e profondi problemi a rispettare l'autonomia delle donne con cui si rapportava romanticamente, e che capisce la gravità delle azioni compiute ed è determinato a non ripeterle, non cerca di inserirsi in una comunità in cui si gioca col controllo.
  2. non esiste riabilitazione senza onestà e trasparenza sui crimini commessi. per carità, non voglio dire che ci sia bisogno di appiccicarsi la sentenza del giudice al petto quando si va dal verduraio, ma, per esempio, due righe sul profilo di okcupid ci vorrebbero. una persona seriamente intenzionata a prendersi le responsabilità per i danni commessi capisce e accetta che il proprio diritto alla privacy è secondario al diritto altrui di fare scelte informate e consapevoli.
  3. offrirsi di aiutare qualcuno a rifarsi una vita dopo una sentenza in carcere è un atto lodevole. nell'atto pratico, aiutare qualcuno a riabilitarsi vuol dire porsi costantemente la domanda "mettere persona x in situazione y rende più o meno probabile che rifaccia le stesse cose che ha fatto in passato?" e agire di conseguenza. insomma, è l'opposto di facilitare l'incontro tra un predatore e la sua prossima vittima.

 

 

Ora, diversamente dal solito, per la prima volta prendendosi la responsabilità di voler fare chiarezza e trasparenza, gli organizzatori di eventi BDSM hanno concordato una comunicazione per rendere nota la cosa, che molti hanno riportato su vari social.

Io copio qui quella fatta su Fetlife da Stefano Laforgia che mi sembra molto completa e chiara (la copio perché se non si è iscritti, non si potrebbe vedere):

 

Nella comunità BDSM italiana è da poco comparso un personaggio che in passato si è macchiato dei gravi reati di STALKING e OMICIDIO, si è presentato con lo pseudonimo di DANIELE NERI o DANIELE LUCA NERI su facebook e DANWOLF1 su fetlife. Sappiamo che alcuni profili sono stati cancellati durante la discussione di oggi e potrebbe averne altri.

SU QUESTA VICENDA LA COMUNITÀ BDSM ITALIANA HA DECISO DI ASSUMERE, FORSE PER LA PRIMA VOLTA, UNA POSIZIONE UNITARIA.

Non ci interessa disquisire sulla riabilitazione di questa persona, ci interessa solo informare la comunità sul suo passato, perché lui non ha provveduto e perché riteniamo invece che chi abbia a che fare con lui in un ambito come il BDSM abbia il diritto di sapere cosa ha fatto e decidere come e se rapportarvisi.

In questi giorni la vicenda è divenuta di pubblica conoscenza e le affermazioni di “Daniele” hanno rafforzato la nostra convinzione che non abbia il profilo adatto per partecipare ai nostri incontri.

Inoltre, organizzando eventi BDSM, crediamo che sia nostro dovere TUTELARE SOTTO OGNI PROFILO LA COMUNITA’ e gli utenti che li frequentano attivamente, comunichiamo che ai nostri eventi questa persona NON È GRADITA E NON SARÀ AMMESSA.

Sappiamo inoltre che questo personaggio era allievo di DLG, che tutti conosciamo, e che Davide era informato del suo passato, ma ciò nonostante non lo ha reso noto alla comunità e anzi ha ritenuto di organizzare alcuni eventi assieme allo stesso “Daniele” favorendone l’ingresso nella nostra comunità italiana.

Riteniamo che Davide abbia sbagliato e che sia necessario che anche lui si prenda il tempo che serve per riordinare le idee prima di frequentare nuovamente i nostri eventi.

Quanto sotto è sottoscritto da chiunque voglia condividerlo tra cui

 

AKA (Roma)

Aperikinky Trieste

BDSM Bologna Project (Kinksters, Peer Rope Bologna)

BDSMovement (Abruzzo)

Black Market (Puglia)

Cagliari Ties & Chains

Circle of Shibari (Cagliari)

Coven e Sexpression (Verona e Brescia)

Deviant Love (Palermo)

Fetish Night (Rimini)

Kink & Trink (Pisa)

La Rosa di Max, Le Marquise De Sade, Roma

Mistery Event (Sicilia)

Munch Aperikinky fvg

Munch Campania

Munch Magnagatti (Vicenza)

Munch Padova

Munch Romagna

Munch Torino

Munch Toscana

Munch Treviso

Pescara Shibari

Quinto Canto (Toscana)

Revolution Party (Padova e Roma)

Sadik Night (Campania)

SMClub (Roma)

TGA Torino

TNG Cagliari

TNG Friuli Venezia Giulia

TNG Torino

TNG Pescara

TNG Firenze

Shibari Loft (Treviso)