Il seguente scritto è stato tradotto e postato in Facebook dall’amico Stefano Laforgia ed è da intendersi come una classificazione non rigorosa. Fu scritta da Diane Vera e pubblicata in “Lesbian S/M Safety Manual” edito da Alyson Press, Copyright 1984 and 1988.
[Nota personale: il testo originale, quando parla di “schiavo/a” non ha molte indicazioni esplicite sul genere, ma traducendo in italiano ciò si è reso necessario: ho scelto arbitrariamente il termine femminile perché questo elenco era originariamente parte di un testo dedicato al mondo lesbico, ma ovviamente è una classificazione valida per qualunque genere]
1) MASOCHISTA COMPLETAMENTE NON SOTTOMESSA, OVVERO l’EDONISTA KINKY
Non le piace il servizio, l’umiliazione o il cedere il controllo. Solo il dolore e/o la sensualità un po’ più piccante, secondo i termini della masochista stessa e per il suo piacere diretto (es, è eccitata unicamente/prevalentemente da un determinato tipo di sensazione fisica piuttosto che dall’essere “usata” per gratificare il sadismo del partner).
2) PSEUDO-SOTTOMESSA NON SCHIAVA
Non è affatto per il fare da “schiava”, quanto per i giochi di ruolo da “sottomessa”, es. scene scolaretta/insegnante, infantilismo, travestitismo “forzato”. Di solito le piace l’umiliazione, ma NON è per la servitù, nemmeno durante il gioco. Detta i termini della scena in modo abbastanza ampio.
3) PSEUDO-SOTTOMESSA SCHIAVA NEL GIOCO
Le piace giocare a fare la schiava; le piace sentirsi subordinata; in alcuni casi le può piacere sentire che viene “usata” per gratificare il sadismo del partner; può anche servire in qualche modo il Dominante, ma solo secondo le regole della “schiava” stessa. Detta i termini della scena in modo abbastanza ampio. Spesso è un feticista (es. adoratrici dei piedi)
4) SOTTOMESSA REALE NON-SCHIAVA
Cede realmente il controllo (solo temporaneamente e all’interno di limiti concordati), ma riceve la sua soddisfazione da aspetti della sottomissione diversi dal servire o dall’essere usata dal Dominante. Di solito è eccitata dalla incertezza, vulnerabilità e/o dal rinunciare alla razionalità. Non detta i termini della scena se non quelli molto generici, ma ciò nonostante ricerca prevalentemente il suo piacere diretto (anziché trovare il suo piacere nel soddisfare il dominante).
5) VERA SOTTOMESSA SCHIAVA NEL GIOCO
Cede realmente il controllo (sebbene solo temporaneamente, solo durante brevi “scene” e all’interno di limiti) e ottiene la sua soddisfazione prevalentemente dal servire/essere usata dal suo Dominante, ma solo per scopi ludici, solitamente erotici. Può o può non essere interessata al dolore. Se lo è, è eccitata dal dolore in modo indiretto, es. ama essere l’oggetto del sadismo del proprio partner, riguardo al quale la sottomessa pone pochi requisiti o limitazioni.
6) SEMI-SCHIAVA PER BREVI-PERIODI SENZA LEGAMI, MA PIU’ CHE SEMPLICE GIOCO
Cede realmente il controllo (di solito all’interno di limiti concordati); vuole servire ed essere usata dal Dominante; vuole fornire servizi di tipo pratico/non erotico così come quelli piacevoli/erotici, ma solo quanto la “schiava” è dell’umore giusto. Può anche comportarsi come una schiava a tempo pieno per, diciamo, alcuni giorni di fila, ma è libera di interrompere la cosa in qualunque momento (o alla fine dei giorni concordati in precedenza). Può o può non avere una relazione con la sua Mistress/Master, ma in ogni caso, la “schiava” ha l’ultima parola su quando servire.
7) SCHIAVA PART TIME DI TIPO CONSENSUALE-MA-REALE
Ha un impegno in essere all’interno di una relazione Padrone/schiava e si ritiene una proprietà del Dominante in qualunque momento. Vuole obbedire e accontentare il suo Dominante in tutti gli aspetti della vita, pratici/non erotici e piacevoli/erotici. Dedica la maggior parte del tempo ad altri impegni “es. il lavoro) ma il Dominante ha la precedenza nel tempo libero della schiava.
8) SCHIAVA CONSENSUALE A TEMPO PIENO E CONVIVENTE
Con non più di alcuni limiti/richieste ampie, la schiava considera sé stessa come esistente unicamente per il piacere/stare bene del Dominante. La schiava in cambio si aspetta di essere considerata una proprietà preziosa. Non molto diversa dalla situazione della casalinga di una volta, fatto salvo che all’interno del mondo S/M la posizione della schiava è totalmente consensuale, specialmente se si tratta di uno schiavo maschio. All’interno del mondo S/M, una situazione di schiava full-time viene iniziata con una esplicita consapevolezza della sua rilevanza, con maggiore consapevolezza della rilevanza del potere che viene ceduto e perciò viene intrapresa con molta più cautela, ma anche con maggiore consapevolezza dei possibili pericoli e con più chiari e più specifici accordi di quelli che di solito precedono il matrimonio tradizionale.
9) SCHIAVA CONSENSUALE TOTALE SENZA LIMITI
Una comune fantasia ideal che probabilmente non esiste nella vita reale (eccezion fatta in alcuni culti religiosi autoritari e in altre situazioni in cui il “consenso” è indotto dal lavaggio del cervello e/o pressioni sociali od economiche e quindi non è del tutto consensuale). Alcuni puritsti dell’S/M insistono sul fatto che una persona non è davvero una schiava se non è disposta a fare assolutamente qualunque cosa per il suo Dominante, senza alcun qualsivoglia limite. Ho incontrato alcune persone che dichiaravano di essere delle schave senza limiti, ma in tutti quei casi ho ragione di dubitare di tale affermazione.